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Theatre News - Festivals | by SuccoAcido in Theatre News - Festivals on 24/09/2015- Comments (1)
 
Crisalide XXII - Non è successo niente, è ciò che stiamo diventando
Bilico e precisione, a proposito di Crisalide XXII... Non è successo niente, è ciò che stiamo diventando non è un tema e neppure un titolo, è un luogo. Esso nasce dalla lettura del libro Che cos’è la filosofia di Gilles Deleuze e Félix Guattari. In una nota ad un testo di Péguy i due autori elencano i diversi modi con cui ci si può approcciare all’evento. Uno di questi consiste nel “fiancheggiarlo”, un altro “nell’installarsi in esso come in un divenire”. E di lì a poco concludono: «Non c’è stato nulla. E' un problema di cui non si vedeva la fine, un problema senza sbocchi... improvvisamente non esiste più e ci si domanda di che cosa si stesse parlando».
Ogni anno all’approssimarsi di Crisalide ci si chiede cosa sia ciò che si sta facendo.
Il termine spettacolo sembra poco adatto alle aspirazioni di coloro che fanno il festival; sembrerebbe più giusto parlare di “prova di forza” e per coloro che la praticano di discoboli o lanciatori di giavellotto, in alcuni casi di saltatori con l’asta, perennemente in caduta.
Ci si aggira negli spazi e nei tempi del festival alla ricerca di una propria via.
Che non sia successo nulla è evidente: siamo come allora.
Che si sia ciò che si diventa è cosa da dimostrare.
Mai come ora abbiamo sentito forte questa passione: la passione per il vero.
Che è concretezza dell’azione e consistenza nel procedere.
Come raccogliere se stessi attraverso il colino della disumanità che si frappone tra noi e la libertà del pensiero? Come abbandonare il compromesso dell’esistere sopravvivendo a se stessi?
E poi come si deve intendere la sperimentazione? Sperimentare è creare le condizioni perché la certezza venga sempre meno e quando meno ce lo si aspetti. In un gioco dall’esito oramai chiarissimo, in cui il nostro cervello risponde solo agli stimoli del nuovo, alle variazioni. Solo il brivido di un pericolo imminente può riportarci a galla e ritornarci alla condizione del desiderio e quindi alla condizione bestiale (nel senso di animalità) del sentirsi finalmente vivi.
Torno a casa e guardo la consistenza dell’intonaco delle pareti, il profilo delle finestre, la linea diritta dei muri. Mi obbligo a cogliere la realtà come fossi al microscopio.
Obbligarsi a vedere le cose nella loro costante modificazione è il segreto dell’eterna giovinezza.
Sto ancora cercando di decifrare le righe che Florinda Cambria ci ha inviato a proposito del suo intervento a Crisalide: «Bilico e precisione, margine puro senza figura, pienezza evanescente in precario equilibrio tra tutti i niente. Che sta accadendo? Come lo dici, hai smarginato. L'indifferenza tra tutto e niente si coglie solo per differenza. Essere sul punto è fare differenza. Il resto è già accaduto».
Lorenzo Bazzocchi
 
 
PROGRAMMA CRISALIDE XXII

giovedì 1 ottobre 2015
ore 21 - Kat Válastur (GR) - GLAND - The marginal sculptures of Newtopia - danza*
ore 22 - Rocco Ronchi / Paolo Godani - Il canone della vita. Deleuze e la linea minore - filosofia

venerdì 2 ottobre 2015
ore 21 - Alessandro Carboni - Being in here, in what will no longer be - performance
ore 22 - Silvia Rampelli / Habillé d’eau – Courtesy of - video
ore 23 - Manuel Zurria - concerto

sabato 3 ottobre 2015
ore 21 - Silvia Costa - A sangue freddo - danza
ore 22 - Florinda Cambria - Essere sul punto - filosofia
ore 23 - MK / Roberta Mosca - S U B. IV - danza

domenica 4 ottobre 2015
ore 21 - Aline Corrêa (BR) - Resistência – danza*
ore 22 - Gianluca Gentili - Bloom - concerto


mostra fotografica
1-4 ottobre 2015- Enrico Fedrigoli - Buio, Corpo, Luce


workshop
1 ottobre 2015 / Alessandro Carboni - EM: tools for urban mapping and performance practices

2-3 ottobre 2015 / Aline Corrêa (BR) - Danza urbana

1-4 ottobre 2015 / Futura Tittaferrante - Photo-graphia di scena. Teatro come poetica fotografica civile.


direzione artistica: Lorenzo Bazzocchi
ideazione, organizzazione e cura: Masque teatro - www.masque.it - 393.9707741
sezione musicale a cura di Area Sismica
media partner: SuccoAcido

staff: Eleonora Sedioli, Elena de Pascale, Jessica Imolesi, Elisa Enti, Annarita Giberti, Cinzia Monari
organizzazione e cura spettacoli Gland e Resistência: Catia Gatelli
tecnica: Stefano Cortesi, Tommaso Maltoni
ufficio stampa: Agnese Doria - Alberto Marchesani
grafica e web: Eleonora Sedioli
fotografie: Gianluca Colagrossi

* gli spettacoli di Kat Válastur e di Aline Corrêa fanno parte sia del Festival Crisalide sia della stagione di contemporaneo del Teatro Diego Fabbri

luoghi del festival:
Teatro Félix Guattari (ex filanda maiani) via orto del fuoco 3, Forlì
I workshop si svolgeranno alla Fabbrica delle Candele : piazzetta Corbizzi 30, Forlì

INFO SPETTACOLI
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Kat Válastur (GR) - GLAND - The marginal sculptures of Newtopia - danza*

(dimension a)
Ideazione, coreografia e performance: Kat Válastur
Scene: Ulrich Leitner
Suono: Lambros Pigounis
Design luci: Martin Beeretz
Video: Iosif Lycakis
Costume: Lydia Sonderegger
Collaborazione artistica: Thomas Schaupp, Stephen Zepke, Nikos Flessas
Assistente: Ania Nowak
GLAND è una produzione di Kat Válastur in coproduzione con HAU Hebbel am Ufer, Berlino e con Tanzquartier, Vienna. Con il supporto dell'Institut für Raumexperimente.

Gland propone un nuovo modo di mettere in relazione il corpo con lo spazio. Il corpo è letteralmente inviato ad esplorare nuovi modi di collocarsi in uno spazio senza punti di riferimento.
Movimenti quotidiani quali camminare, saltare, sedersi o alzarsi sono vissuti da una prospettiva inusuale.
Le pareti di una stanza si trasformano in pavimento o in soffitto e viceversa. Il corpo scopre così nuove possibilità di movimento, interrogandosi sullo scarto che intercorre tra l’esperire le cose nella realtà oppure in una dimensione distorta del reale. Dal feedback che ne risulta il corpo sembra trarre una nuova consapevolezza mantenedosi in una condizione di costante divenire.

http://www.katvalastur.com/

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Silvia Costa - A sangue freddo - danza

creazione: Silvia Costa
con Silvia Costa and Laura Pante
suono: Lorenzo Tomio

La performance A sangue freddo trae la sua origine da una serie di immagini realizzate per un progetto fotografico di Silvia Costa e Silvia Boschiero, come una sorta di appendice temporale, nel quale il corpo immortalato si fa materia di studio di un processo di disgregazione degli strati. Dal bianco e nero si passa al colore, ci si stacca dal piano per rivolgerci a un tutto tondo. Il pubblico è chiamato a osservare, come in una sala anatomica, il corpo umano nelle sue parti e nella sua morfologia. Il suo sguardo è come un bisturi tagliente e impietoso, che disseziona, penetra e sconvolge l'adesione fra interno ed esterno, fra superficie e volume, tra massa e forma. Il corpo vive, ma implora il ritorno all'inorganico.

Silvia Costa (Treviso, 1984) Regista e performer, si diploma nel 2006 in Arti Visive e dello Spettacolo all'Università IUAV di Venezia. Dal 2007, insieme al musicista e compositore Lorenzo Tomio, inizia un personale lavoro di creazione per la scena. L’origine della sua ricerca parte da un’affezione all’immagine, da una volontà di scavo e discesa, là fino a dove essa conduce. Una ricollocazione continua di quel punto di rottura, dove dal guardare si può condurre lo spettatore a pensare. I suoi lavori sono stati presentati in alcuni dei principali festival italiani. (Festival Uovo, Milano; Contemporanea, Prato; Festival delle Colline Torinesi; Crisalide Festival, Forlì; Operaestate, Bassano; Zoom Festival, Scandicci; Natura dei Teatri, Parma) e internazionali (Festival de la Cité Internationale, Parigi; Euro-scene, Lipsia; BIT Teatergarasjen, Bergen; Drugajanje Festival, Ljubljana). Dal 2012, in seguito ad una commissione da parte del festival UovoKids di Milano, è iniziato anche un percorso di creazione di lavori installativo-performativi dedicati all’infanzia. Dal 2006 lavora come attrice con la compagnia Socìetas Raffaello Sanzio, e come collaboratrice artistica nelle produzioni teatrali e operistiche del regista Romeo Castellucci.

http://www.silvia-costa.com/

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Alessandro Carboni - Being in here, in what will no longer be - performance

Being in here, in what will no longer be è una performance composta da una serie di situazioni che Alessandro Carboni ha raccolto ad Hong Kong durante gli scontri e le proteste avvenute nel quartiere di Mong Kok nel novembre 2014. Queste situazioni sono state catturate ed estratte dall’artista in forma di “mappature corporali” durante gli scontri. Il progetto è un tentativo di ripensare al corpo come uno strumento cartografico e di mappatura in grado di relazionarsi fisicamente con le situazioni che si verificano nello spazio urbano e riconfigurarle in un pensiero coreografico.

Alessandro Carboni, artista interdisciplinare, indirizza i suoi lavori sull’esplorazione delle complesse relazioni tra corpo, spazio urbano e cartografia. Le sue performance sono delle mappature di luoghi che l’artista rimodula a seconda dalle specifiche contingenze urbane. I materiali di ricerca raccolti e prodotti durante i lunghi periodi di residenza nelle aree urbane selezionate vengono accumulati all’interno di un archivio che si trasforma in opere visive e performance. Alessandro Carboni ha sviluppato e realizzato numerosi progetti, mostre e performance in tutto il mondo. Tra gli altri ha collaborato con: Media Architecture Biennale, Aarhus; Santarcangelo Festival; Biennale di Architettura di Hong Kong / Shenzhen; CIANT, Praga; S.T.E.I.M, Amsterdam; FestArch Festival Internazionale di Architettura, Cagliari; 1aSpace Hong Kong; Mediadanse - Département Danse de l'Université Paris VIII; New School University di New York; Bamboo Curtain Studio, Taipei; Festival AudioArt, Cracovia; Hong Kong Pavillion, Biennale Internazionale di Architettura di Venezia; Università di Central Saint Martin of Art, Londra. Attualmente svolge un dottorato di ricerca presso la School of Creative Media, City University di Hong Kong dove sta ideando e svilppando EM: tools for urban mapping and performace practices, unmetodo di mappatura urbana che utilizza il corpo come strumento cartografico. Collabora come docente associato in numerose istituzioni accademiche e non. Attualmente lavora come artista indipendente tra Sardegna e Hong Kong.

http://progressivearchive.com/

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MK / Roberta Mosca - S U B. IV - danza

di e con Roberta Mosca
istruzioni coreografiche: Michele Di Stefano
musica: Lorenzo Bianchi Hoesch
produzione: mk 2015 in collaborazione con Storie Milanesi/Uovo Performing Arts Festival
con il sostegno di Live Arts Week

Sub è un progetto costruito con una modalità particolare, attraverso un dialogo a distanza con un’interprete di eccezione, a lungo performer nella William Forsythe Company, che ha accettato di produrre una danza solitaria e sferica basandosi su istruzioni e informazioni coreografiche ricevute via email. È dunque probabilmente anche un lavoro che parla della responsabilità creativa del performer in relazione al linguaggio e alla presa di possesso dello spazio. L’organismo così costruito si evolve gradualmente nel tempo, accumulando nuove informazioni, cancellandone altre, portando in scena un’evidenza corporea che ha bisogno del contatto ravvicinato con il pubblico per potersi allontanare da ogni metafora.
“Questo è quello che offriamo, uno studio posturale sulla spregiudicatezza dell’arrendersi all’esterno, un esterno accogliente perché sempre in contatto con la curvatura del mondo.
Penso che sia il contrario dell’intimità, è proprio una faccenda di esternità, un cercare in continuazione l’arrivo nell’esternità, come se ci fosse un passaggio dall’invisibile al visibile del corpo, agito attraverso l’abbandono alle differenti densità.
È molto selvatico; ma contiene delle valutazioni tecniche, contiene cioè il tempo per pensare a come disincagliare dalla pura organicità certi rapporti delle membra; è fare uno sforzo ulteriore nei confronti della organizzazione motoria per permettersi di liberare quella sfera in più, quello spazio in più. Pensare che questo è l’aperto: il luogo che le membra trasformano in spazio per far cominciare la danza.
SUB forse sta anche per subacqueo, ma è un’illusione, un desiderio. Sappiamo che non è grazie all’immergersi che riusciremo a presentarci all’aperto. È grazie all’emergere.”

Mk si occupa di coreografia e performance. Il gruppo è da subito invitato nei più importanti festival della nuova scena in Italia e all'estero con date in Giappone, Gran Bretagna, Germania, Indonesia, Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Francia etc e una presenza costante sul territorio nazionale.
Tra le produzioni recenti le Instruction series (in collaborazione con Xing), Il giro del mondo in 80 giorni (con due danzatori della William Forsythe Company e diversi artisti italiani) Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell'esotico. Impressions d'Afrique è presentato nel 2013 al Museo Nazionale Etnografico Pigorini di Roma, alla BiennaleDanza di Venezia e al festival Short Theatre di Roma. Nel 2014 debutta Robinson, una produzione del Teatro di Roma ospitata in febbraio al Teatro Argentina in collaborazione con l'artista visivo Luca Trevisani, su musiche di Lorenzo Bianchi Hoesch, ora in tour. In luglio questo lavoro viene presentato con quattro allestimenti diversi presso il Museion di Bolzano. Nel maggio dello stesso anno viene riallestito per Biagio Caravano Giuda, progetto commissionato da Antonio Latella e riproposto a Berlino all'ICI/Institute for Cultural Inquiry nel ciclo di performance "Anatopies for a Critique of Spatial Reason". Il Festival Internazionale di Santarcangelo 2014 invita i coreografi Michele Di Stefano, Cristina Rizzo e Fabrizio Favale ad articolare con un progetto speciale la programmazione di danza del festival (Piattaforma della Danza Balinese).
Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali, tra le quali Clima (in collaborazione con Teatro di Rome e Santarcangelo dei Teatri - performance realizzata con la partecipazione del pubblico), le Accademie Eventuali a Bologna con Margherita Morgantin (Museo Storico della Città di Bologna, Fondazione FURLA e Carisbo), Reform club per la Scuola Paolo Grassi di Milano (presentata alla BiennaleDanza 2011), due coreografie create per gli allievi dell'Accademia Nazionale di Danza, il progetto Invenzioni per la BiennaleDanza 2013 e la cura dei cicli di performance AngeloMai Italia Tropici a Roma. Michele Di Stefano è uno degli ideatori della performance L'ora in cui non sapevamo niente l'uno dell'altro realizzata per gli abitanti di un lotto del Quarticciolo/Roma nell'ambito della manifestazione sul teatro di Peter Handke (giugno 2014) ed il protagonista di Joseph_kids di Alessandro Sciarroni.
Nel 2014 riceve una commissione coreografica da Aterballetto (Upper East Side, debutto ottobre) e dalla Korean National Contemporary Dance Company (Line Rangers debutto settembre Seoul). Il gruppo è reinvitato alla BiennaleDanza di Venezia 2014 con diversi progetti: Robinson Performance (Biennale Architettura), Sahara para todos e 190 cm. ca. (con Margherita Morgantin). Nel 2012 esce per i tipi di Quodlibet, Agenti autonomi e sistemi multiagente, di Michele Di Stefano e Margherita Morgantin, un testo di istruzioni coreografiche e report meteorologici. Mk è una delle cinque compagini internazionali alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03). Dal 2010 il gruppo riceve il contributo del MiBACT.
Michele Di Stefano riceve nel 2014 il Leone d'Argento per la danza in occasione del 9.Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia.

http://www.mkonline.it/

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Aline Corrêa (BR) - Resistência – danza*

Coreografia e interpretazione: Aline Corrêa
Luci: Lionel Henry
Musiche: Titãs, Arvo Pärt
Produzione: Elclimamola
Ringraziamenti: Giovanna Lima, Tishou Aminata Kane/cie A part être, Erwan Lansonneur

Nel solo Resistência, Aline Corrêa interroga il corpo in quanto oggetto di resistenza. È necessario resistere, in ogni tappa della nostra formazione, in ogni nostra esperienza. Il corpo diviene così un luogo segnato da cicatrici e il passato si inscrive direttamente sulla pelle: la sua presenza, visibile o nascosta, ci permette di tenere gli occhi aperti sul presente. “Avevo bisogno di mettere in discussione tutto quello che avevo imparato in precedenza. Queste esperienze si sono radicate in me fino a diventare nient’altro che corpo”.
Aline si rade i capelli in segno di protesta nei confronti di un canone di bellezza imposto dal contesto sociale e dai media in genere, usando il corpo come uno stelo che il vento inclina senza mai spezzarlo.
“Bendo i miei seni in memoria della cicatrice di mia sorella gemella, che ha subito una gravissima ustione al petto all’età di cinque anni. Un marchio a vita per entrambe, un marchio fisico per lei e uno choc per me, da cui esco legando i nostri due corpi e le menti in un’unica memoria, una resistenza del tempo e dello spazio.”

Aline Corrêa, interprete brasiliana, si è formata alla scuola della compagnia Membros (Rio de Janeiro) con la quale ha collaborato per cinque anni. Successivamente ha lavorato con la compagnia Híbrida sempre di Rio. Ha realizzato numerose residenze in collaborazione con, tra gli altri, il gruppo CENA 11 (Santa Catarina) e Lia Rodrigues (Rio de Janeiro).
Attualmente sta avviando una personale carriera di coreografa e interprete in Europa.


Workshop gratuito con Aline Corrêa, danza urbana - 2-3 ottobre 2015 orario: dalle 16 alle 18
posti limitati
info ed iscrizioni: masque@masque.it 393.9707741
in collaborazione con il Teatro Diego Fabbri

…"il suo obiettivo è quello di lavorare sulla violenza assorbita ogni giorno dal corpo “urbano” e di trasmetterla attraverso il movimento".

Il laboratorio tende all’apprendimento di tecniche di break dance e di trasferimento di peso per indagare le possibilità di caduta e di perdita di equilibrio, con l’obiettivo di apportare alla pratica, professionale o amatoriale, maggiore resistenza corporea e resilienza. Aline coniuga un hip-hop, che cerca il virtuosismo e concatenamenti molto controllati, alla caduta totale del corpo come elemento espressivo nel tentativo di far uscire il danzatore dalla “comfort zone”.
La pratica della danza urbana si svolgerà in strada, dove l’hip-hop ebbe inizio. La strada diventa spazio di creazione e sperimentazione. I corpi dei partecipanti entrano in dialogo con le architetture urbane.

https://www.facebook.com/events/1083829938296245/

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Manuel Zurria - concerto

programma
Paolo Aralla - Baccae #3 (2011) per flauto in sol ed elettronica
Francesco Antonioni - Organum II (2005) per flauto in sol e suoni sinusoidali
Stefano Scodanibbio - Voyage Resumed (2005) per flauto in sol e nastro

Manuel Zurria è nato a Catania nel 1962 e vive a Roma dal 1980. Ha collaborato con alcuni tra i più importanti compositori italiani tra i quali Francesco Pennisi, Sylvano Bussotti, Adriano Guarnieri, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Fabio Vacchi e Salvatore Sciarrino, presentandone lavori in prima assoluta. Recentemente ha collaborato con Arvo Pärt, Philip Glass, Terry Riley, Gavin Bryars, Giya Kancheli, Toshio Hosokawa, László Sáry, Sofia Gubaidulina, Peter Eötvös, György Kurtág, Howard Skempton, Kaija Saariaho, Alvin Curran, e Frederic Rzewski. Ha stimolato un'intera generazione di compositori alla creazione di nuove opere: Yan Maresz, Alvin Lucier, James Saunders, Bernhard Lang, Laurence Crane, Matthew Shlomowitz, Fausto Romitelli, Mary Jane Leach, Jacob TV, Luca Francesconi, Claude Lenners, Xu Yi, Yoshihisa Taira, Rytis Mazulis, Lucia Ronchetti, Stefano Scodanibbio e Philip Corner hanno dedicato opere al suo strumento. Fortemente attratto dal minimalismo, nei primi mesi del 2008 ha pubblicato con l’etichetta Die Schachtel un triplo cd intitolato REPEAT! che rappresenta la summa delle sue esperienze, con lavori originali o trascritti per flauti ed elettronica in collaborazione con Arvo Pärt, Louis Andriessen, Tom Johnson e molti altri. Ha partecipato alla Biennale Musica di Venezia, Pacific Music Festival (Sapporo-Japan), Festival Musica (Strasbourg), Beethovenhalle (Bonn), Settembre Musica (Torino), De Yjsbreker (Amsterdam), IRCAM - Festival Agorà (Paris), Rachmaninov Hall (Moscow), Festival d'Automne (Paris), Rikskonserter (Stockholm), Illkhom Theatre (Tashkent-Uzbekistan), Takefu Festival (Japan), Akademie der Künste (Berlin), Maerz Musik (Berlin), The Warehouse (London), Festival Archipel (Geneve), NUMUS (Aarhus), ULTIMA (Oslo), Bartok Festival (Szombathely), Ensem (Valencia), Wien Modern, Jauna Muzika (Vilnius), MusikHaus (Wien), Berliner Philarmonie (Berlin), Huddersfield Contemporary Music Festival, New Directions (Lulea-Sweden), Centro Cultural São Paulo (Brazil). Nel 1990 è stato tra i fondatori di Alter Ego. La sua discografia comprende circa 30 pubblicazioni per BMG-Ricordi, Capstone Records, EdiPan, Stradivarius, Die Schachtel, Mazagran Records, Mode Records NY, Megadisc e Touch.

https://www.facebook.com/Manuel-Zurria-295461093806813

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Gianluca Gentili - Bloom - concerto

Musica di
Arvo Pärt, John Cage,
Tristan Murail, Steve Reich,
Ganluca Gentili, JacobTV

Gianluca Gentili, dopo aver conseguito il diploma in chitarra classica, ha frequentato vari generi musicali - classica, contemporanea, pop, flamenco, improvvisazione - sia come solista che in compagnia di straordinari musicisti come Stefano Scodanibbio, Terry Riley, Butch Morris, Fabrizio Ottaviucci, Daniele di Bonaventura, Gianpaolo Antongirolami.
Chitarrista nel recital per quattro musicisti El Cimarrón di Hans Werner Henze prodotto nel 2003 da Terra di Teatri e Macerata Opera (produzione vincitrice del premio speciale al Premio Abbiati), ha collaborato con il poeta Edoardo Sanguineti per la composizione di due video e un CD in occasione della mostra Magazzino Sanguineti (2004) al Palazzo Ducale di Genova in quell’anno capitale europea della cultura.
Ha partecipato come solista alla prima esecuzione mondiale de Il Cielo sulla Terra (2007) di Stefano Scodanibbio al Forum Neues Musiktheater Staatsoper di Stoccarda, opera replicata in Italia e Messico.
Il suo repertorio attuale comprende musica contemporanea per chitarra elettrica e sue composizioni per chitarra classica ed elettrica.
Alterna la sua attività di concertista e compositore a quella di tonmeister e produttore di CD per ECM, Wergo, Brilliant Classics, Mode Records, col legno.
Attivo anche come organizzatore di eventi musicali e teatrali, è curatore della Rassegna di Nuova Musica di Macerata.

http://www.gianlucagentili.it/

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CROWDFUNDING PER IL TEATRO FELIX GUATTARI
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NEL FRATTEMPO CONTINUA LA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI PER FAR NASCERE IL TEATRO FELIX GUATTARI

Su Produzioni Dal Basso all’indirizzo:
https://www.produzionidalbasso.com/project/teatro-felix-guattari-uno-spazio-per-la-ricerca/

troverete gli strumenti necessari per portarci il vostro sostegno.
Ora si sta lavorando per portare la sala principale nelle condizioni di poter accogliere 150 persone.

Teatro felix guattari / uno spazio per la ricerca
Aiutaci a creare un nuovo spazio per la ricerca, aiutaci a far nascere il teatro Felix Guattari. Dal 12 luglio e per cento giorni potete sostenerci su Produzioni dal basso. Masque teatro e il festival Crisalide hanno da sempre lottato per creare dei luoghi nei quali lo spettatore potesse entrare cogliendo lo stupore dell’inatteso. La qualità di questi luoghi trovava nella matericità e nel colore la sua forza. Se raggiungeremo il limite prefissato prenderà vita, nella città di Forlì, il primo teatro dedicato alla ricerca, alla danza contemporanea, alla filosofia.

Dopo 23 anni e dopo aver abitato sino al 2000 il “Ramo rosso” in via Emilia per Cesena ed aver ridato vita poi, nel quartiere Schiavonia di Forlì, ad uno dei luoghi più “oscuri ed inquietanti”, Masque e Crisalide sono ora prossimi all’apertura di un vero proprio teatro che verrà ospitato negli spazi dell’Ex Filanda Maiani in via orto del fuoco 3.

Si sta lavorando per portare la sala principale nelle condizioni di poter accogliere 150 persone.
Di qui la necessità ultima di adeguare l’impianto di ricircolazione dell’aria e potenziare la tribuna.
E’ proprio per affrontare i costi di questi ultimi lavori che stiamo promuovendo questa campagna di crowdfunding.

Se raggiungeremo il limite prefissato prenderà vita, nella città di Forlì, il primo teatro dedicato alla ricerca, alla danza contemporanea, alla filosofia.

La nascita nel 2014 della scuola di filosofia Praxis ci da la forza di credere in questo sogno.
Per questo vi chiediamo di aiutarci a portare a termine questa grande impresa di cui tutti saremo beneficiari.
Il teatro verrà dedicato a Felix Guattari, filosofo francese noto per le sua "Ecosofia" e la collaborazione di una vita con Gilles Deleuze.

Grazie!

> See more at:

https://www.produzionidalbasso.com/project/teatro-felix-guattari-uno-spazio-per-la-ricerca/

http://www.succoacido.net/showagenda.asp?id=4707
 
 
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INFOS
PERIOD: from 01/10/2015 to 05/10/2015
CITY:
NATION: Italy
VENUE: Teatro Félix Guattari (ex filanda maiani) via orto del fuoco 3, Forlì. Workshop: Fabbrica delle Candele - piazzetta Corbizzi 30 Forlì
ADDRESS:
TELEPHONE:
FAX:
EMAIL: info@crisalidefestival.eu, masque@masque.it
WEB: http://www.crisalidefestival.eu/
INSERTED BY: SuccoAcido
 
foto di Gianluca Colagrossi
 
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