Assab One hosts the solo exhibition of Luca Pancrazzi Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro. Slide shows, installations, a movie, new and site specific works play hide-and-seek in more then 16,000 sf.
The exhibition takes his title from the so far unreleased movie: a singular, grandiose take of a drawing 115 feet long: Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro concerns the incessant activity of the eye and his attention to the landscape, an attitude that sometimes is deviated by the artist's inner quests, and by the peculiarity of the medium selected.

Assab One's main space contains an installation originated by a process of recovery and observation made by the artist on his own story. It gathers pictures, texts, preparatory studies rediscovered or re-emerged from his archive together with a long wall drawing appearing on various spaces. All these elements rebuild the imaginary atlas of Luca Pancrazzi: the constants, the archetypes, the "nachleben" (those themes that come back after a long time).

On the first floor a revised and amplified version of Fili da me lontano da te features dozens of plumb lines hanging from the ceiling. The unreleased Restituzione di paesaggio is a slide show into the city's sky: a stream of pictures collected by the artist along many years are given back to the world in which they belong.

Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro is a drift, a kind of Guy Debord's "derive". Pancrazzi gathers and recovers fragments, he opens new views on the landscape and on the time, and he re-elaborates all the scattered pieces in a complex vision. Visitors may contribute to this composition, by connecting suggestions and perspectives during their walk through the spaces of Assab One.

Assab One ospita la mostra personale di Luca Pancrazzi, Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro, che impegna oltre 1500 mq. di spazio espositivo con proiezioni video, installazioni e disegni realizzati espressamente per questa occasione.

Il titolo è quello del film che viene presentato qui per la prima volta, un piano sequenza monumentale di un disegno lungo 35 metri. 'Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro' si riferisce alla continua attività dello sguardo e alla sua attenzione sulle forme del paesaggio, talora interferita e deviata dalle richieste interiori di sintesi, dai processi di traslazione che subiscono anche i condizionamenti del medium prescelto.

Lo spazio centrale di Assab One viene occupato da un’installazione scaturita da un lavoro di recupero, osservazione e ricostruzione con immagini, testi, feticci ritrovati o riemersi dall’archivio dell’artista e da un lungo fregio visibile a tratti sulle pareti; tutti questi elementi ridefiniscono l’atlante immaginativo di Luca Pancrazzi: le sue costanti, gli archetipi e le “ritornanze”.

Al piano superiore 'Fili da me lontano da te', la visualizzazione dello spazio attraverso la misura data da decine di fili a piombo sospesi al soffitto, già presentata in altre occasioni viene proposta in una nuova versione, rivisitata e ampliata.

Il lavoro inedito 'Restituzione di paesaggio', proietta una sequenza di diapositive dall’interno dello spazio della mostra verso la città e verso il paesaggio esterno senza incontrare uno schermo su cui fermarsi: un flusso di immagini raccolte nel corso di anni e adesso rese, in modo inconvenzionale, alla sfera dalla quale provengono.

Con 'Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro' Pancrazzi si addentra in una deriva quasi debordiana - di dimensioni però sovraurbane - dove raccoglie, ritrova e crea squarci di paesaggio e intervalli di tempo che alla fine rielabora in una visione complessa. Il visitatore dovrà contribuire a ricomporla, riannodando suggerimenti e direzioni, percorrendo più volte le superfici di Assab One.