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Cinema News - Festivals | by Nessun untente in Cinema News - Festivals on 08/03/2013- Comments (0)
 
Bergamo Film Meeting 2013
Al via la 31esima edizione della Mostra Internazionale del cinema d'essai Bergamo Film Meeting. Oltre ai film in concorso, una retrospettiva sul cinema di Robert Guédiguian, una sezione dedicata al documentario (Visti da vicino), una retrospettiva su Alec Guinnes e Cantiere Europa, una sezione dedicata ai film che direttamente o indirittamente affrontano il tema della crisi del vecchio continente.
 
 
BERGAMO FILM MEETING 2013
9/17 marzo 2013

Un Festival che parla al presente

Cominciamo subito dicendo che quest’anno ci sono alcune novità. La prima riguarda un riconoscimento istituzionale molto importante, che premia l’attività trentennale di Bergamo Film Meeting e che è giunto molto gradito a tutti coloro che per il Festival lavorano e ci mettono anche molta passione ed entusiasmo. Il Comune di Bergamo, con delibera unanime di Giunta, ha assegnato lo scorso dicembre la Medaglia d’Oro di civica benemerenza alla nostra Associazione come “punto di eccellenza nella
cultura cinematografica nazionale”. Esprimiamo un sentito ringraziamento ai gruppi consiliari che hanno formulato la proposta e alla Giunta che ha deliberato l’assegnazione. È un premio importante, l’apprezzamento per una “carriera” che può contare risultati significativi e riconosciuti da tutti, sia per la proposta culturale nel suo complesso sia per l’attività di promozione e diffusione del “cinema che c’è ma non si vede”. Sarà certo un fiore all’occhiello che Bergamo Film Meeting porterà con orgoglio negli anni in cui ancora riuscirà a svolgere le sue iniziative.

La seconda novità è che Bergamo Film Meeting, in questa edizione, assegna un premio in denaro al film vincitore della Mostra Concorso. Questo ci fa molto piacere, è un traguardo che inseguivamo da anni e che ha potuto concretizzarsi grazie a un contributo specifico della Banca Popolare di Bergamo, uno dei tradizionali enti sostenitori del Festival, attraverso la sua Fondazione. Il film vincitore ha, così, la soddisfazione di portare a casa non solo un riconoscimento di merito, ma un aiuto economico che la produzione potrà utilizzare per mettere in cantiere un altro film. Se si considera il fatto che il concorso di Bergamo Film Meeting riguarda opere prime e seconde, realizzate da produttori indipendenti, il significato di un sostegno in denaro acquista un valore non secondario. Inoltre, questo premio attribuisce maggiore responsabilità al nostro pubblico, che può sentirsi ancora più partecipe e responsabile delle scelte fatte.

La terza novità è che ai tradizionali luoghi del Festival si aggiunge una sala del cinema San Marco, aperta dal pomeriggio alla sera, da lunedì a venerdì: oltre alla rassegna Visti da Vicino, qui sono presentate le repliche dei film in concorso e la serie tv che vede protagonista Alec Guinness. Il vantaggio di questa sala è che si trova a due minuti di cammino dall’Auditorium e dà modo allo spettatore di organizzare le visioni senza il rischio di arrivare in ritardo spostandosi da una sala all’altra. L’impegno degli organizzatori continua nella direzione di ampliare la proposta e quindi i percorsi individuali di visione e di offrire spazi che garantiscono comfort e qualità delle proiezioni. Il cinema San Marco è attrezzato per la proiezione in DCP, lo standard ad alta definizione che sta sostituendo la pellicola, in via di estinzione, per quanto riguarda i film in uscita, entro il 2013.

L’ultima novità, ma non meno importante, è la collocazione dell’area abbonamenti e biglietteria nell’atrio principale del Palazzo della Libertà, uno spazio molto ampio e funzionale che è stato messo a disposizione dalla Prefettura di Bergamo. Bergamo Film Meeting rimane un cantiere aperto, sia riguardo alle questioni organizzative e logistiche che alle sezioni del programma. Quest’anno, avendo una sala in più, si è pensato prima di tutto di collocare in un luogo più comodo la sezione Visti da Vicino, che sta rivelandosi una proposta molto interessante e aperta ad esperienze produttive molto vivaci e stimolanti, soprattutto in Europa. Le repliche dei film del Concorso possono risultare comode per chi non riesce a mantenere una presenza costante
per tutta la settimana nell’orario di prima serata all’Auditorium. Al cinema San Marco saranno proiettate anche le sette puntate dell’avvincente miniserie televisiva britannica
Tinker, Tailor, Soldier, Spy (1979), tratto da La talpa di John Le Carré, con la regia di John Irvin e superbamente interpretato da Alec Guinness. È la prima delle due miniserie televisive in cui l’attore inglese interpreta George Smiley, curiosa figura di antieroe borghese. Le Carrè stesso affermò in un’intervista che l’interpretazione magistrale di Guinness gli sottrasse in qualche modo Smiley e lo spinse a spostarsi su altri personaggi in libri successivi. Ad Alec Guinness è dedicato un omaggio attraverso alcune sue interpretazioni degli anni Cinquanta, che lo consacrarono come uno dei più grandi attori sulla scena teatrale e cinematografica. Il Festival aveva già presentato alcuni film famosi da lui interpretati, come Grandi speranze, Le avventure
di Oliver Twist, La signora omicidi, Sangue Blu, Il nostro agente all’Avana, che, naturalmente, non saranno riproposti.

La retrospettiva quest’anno incontra un autore contemporaneo, Robert Guédiguian, nato nel 1953, con all’attivo 17 film. Di padre armeno e madre tedesca, il regista francese vive la sua giovinezza a Marsiglia, nel quartiere dell’Estaque, e qui è ambientata la maggior parte dei suoi film. La scelta di Guédiguian segue un po’ quella di Aranoa dello scorso anno ed è rivolta a un cinema che si potrebbe definire realistico, particolarmente attento al sociale e alle persone più deboli e svantaggiate. I film di Guédiguian parlano di lavoro, di disoccupazione, di disagio, di sofferenza, ma senza rinunciare, a volte, ai toni della commedia. Solide strutture narrative, un accurato lavoro di sceneggiatura, la presenza di attori fedeli e di provata professionalità: un cinema che si mette dalla parte di chi non possiede nulla, se non la grandezza della propria dignità e un senso della giustizia che trova alimento nell’amicizia e nella solidarietà.

Crisi della società, crisi dei valori, crisi economica, crisi dell’Europa: ancora un cantiere, quello del vecchio continente, come intitoliamo un’altra sezione di questa edizione, più attenta che in passato ai temi della contemporaneità. Film che parlano, anche qui, di lavoro, di conflitti, di individualità che stentano a trovare il loro posto nel mondo. L’Europa fa fatica a trovare la sua identità politica, l’unità che si tradurrebbe in una più incisiva azione comune contro le derive naziste, populiste e antidemocratiche e le loro ricadute devastanti sui rapporti tra le persone. Stare dentro la realtà, le sue contraddizioni, stranezze, espressioni singole e collettive: questo è l’elemento comune alle opere della sezione Visti da Vicino, un viaggio nel documentario, anche se il termine risulta ormai alquanto riduttivo, che oggi significa creazione, ricerca, interpretazione, rappresentazione di diversità, utilizzo di linguaggi nuovi. Un “genere” che mostra una grande vitalità, smania di scoperta, voglia di rischiare e di mettersi in gioco.

E poi c’è il cinema del passato, con la già citata rassegna dedicata ad Alec Guinness, attore poliedrico e trasformista, dotato di un aplomb tutto britannico qualsiasi ruolo interpreti, capace di comporre ritratti indimenticabili con piccole variazioni della gestualità e del volto. Ma il cinema del passato ci piace frequentarlo inventandoci tracciati tematici, esplorazioni per “categorie”, come è il caso di Falso d’autore, un gioco di rimandi, di rispecchiamenti, di deviazioni, di ambiguità su un elemento che è costitutivo del cinema stesso. Il falso sotto diverse sembianze – è questo è già un gioco di parole – per far viaggiare la nostra mente nell’universo dell’incertezza, della suspence, tra giochi di specchi e inquietanti disvelamenti.

Bergamo Film Meeting



MOSTRA CONCORSO
La competizione internazionale, colonna portante del Festival, è riservata ai
nuovi autori, che si distinguono per l’originalità delle proposte linguistiche e narrative con cui affrontano i temi della contemporaneità. I 7 lungometraggi selezionati, inediti
in Italia, concorrono al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film della sezione sulla base delle preferenze espresse dal pubblico.
Al film vincitore, inoltre, andrà il premio Bergamo Film Meeting – Banca Popolare di Bergamo, istituito come sostegno rivolto alle produzioni che investono nei giovani autori, nel cinema indipendente e di qualità.

Rock ba’kasba - Rock the Casbah
di Yariv Horowitz, Israele/Francia 2012, 93’
1989, prima intifada palestinese. Israele invia giovani soldati per sorvegliare la popolazione araba nei Territori Occupati. Nel corso di un pattugliamento di routine, uno di loro viene brutalmente ucciso. Un war movie di grande efficacia che esplora gli effetti
psicologici del conflitto arabo-israeliano e riflette l’insensatezza dell’azione armata attraverso gli occhi di una giovane recluta. Un sorprendente film sulla perdita dell’innocenza.

Chaika - Seagull – Gabbiano
di Miguel Ángel Jiménez, Russia/Georgia/Spagna/Kazakistan 2012, 100’
I destini di Aysha e Asylbeck si incrociano su una nave cargo in mezzo al mare. Lei è una giovane prostituta di orgine kazaka, incinta, lui un generoso marinaio russo. Entrambi cercano di dare un senso alle proprie vite. Un film sull’appartenza e le origini, una storia d’amore, un viaggio alla scoperta di sé tra le eterne lande innevate siberiane e le aride steppe kazake. Volti e immagini che si fissano nella memoria. Opera seconda del regista di Ori, presentato a BFM 2010.

Schuld sind immer die Anderen - Shifting the Blame - La colpa è sempre degli altri
di Lars-Gunnar Lotz, Germania 2012, 93’
Ben è un giovane violento a cui è data la possibilità di un nuovo inizio: un progetto di reinserimento in regime di libertà vigilata in una comunità di tipo familiare. Quando Ben incontra Eva, l’assistente sociale, rimane sconvolto: la ragazza è una delle sue ultime vittime. Dramma sociale intenso, narrativamente compatto e moralmente complesso per una storia di riabilitazione attenta a evitare i luoghi comuni. Potente prova d’attore per i due protagonisti.

Mobile Home - Casa Mobile
di François Pirot, Belgio/Lussemburgo/Francia 2012, 95’
Simon e Julien, trentenni buontemponi e disoccupati, decidono di rispolverare un vecchio sogno di quando erano adolescenti: vivere liberi e senza legami, semplicemente on the road. Acquistano un grande camper, salutano parenti e amici, e partono all’avventura. Ma lasciarsi tutto alle spalle non è così facile come sembra. Una singolare commedia, semplice e lineare, che con garbata ironia e un tocco di affetto per i suoi personaggi ritrae i timori e le aspirazioni di una generazione.

Lycka till och ta hand om varandra - Good Luck. And Take Care of Each Other - Buona fortuna e abbiate cura di voi
di Jens Sjögren, Svezia 2012, 100’
Alvar e Miriam sono una strana coppia. Lui, un anziano vedovo solitario con la passione per il modellismo, di nascosto da tutti, costruisce scenografie come sfondo per i suoi ricordi e le sue fantasie. Lei è una ragazzina sveglia e caparbia, con la passione per la scrittura. Un giorno si incontrano per caso e tra loro nasce un’amicizia spontanea e anticonvenzionale. Opera prima bizzarra e imprevedibile, di grande sensibilità. Dalla Svezia, un favoloso mondo all’Amélie Poulain.

Le monde nous appartient - The World Belongs to Us - Il mondo ci appartiene
di Stephan Streker, Belgio 2012, 88’
Pouga e Julien, ventenni, vivono nella banlieue di Bruxelles. Non si conoscono, non si sono mai incontrati. Julien è una giovane promessa del calcio. Pouga vive di espedienti e piccoli furti. Due mondi lontanissimi con una sola cosa in comune: un avvenire incerto e la voglia di farcela. Ma il destino incrocerà le loro vite segnandole indelebilmente. Un film ispirato, complice e intenso, che scava nell’intimità dei personaggi, tra realismo e poesia.

Bez wstydu - Shameless - Senza vergogna
di Filip Marczewski, Polonia 2012, 81’
Quando Tadzik si presenta a casa di Anka, scopre con rammarico che la bella sorella sta cercando di rifarsi una vita con Andrzej, il leader di un gruppo neo-nazista, in procinto di intraprendere una carriera politica. Mentre Tadzik rivaleggia per ottenere le attenzioni di Anka, incontra Irmina, un’intraprendente ragazza rom che sogna di diventare medico. Amore e dramma per un’opera prima che sfida un grande tabù: l’amore proibito tra fratello e sorella. Supervisione artistica di Andrzej Wajda.




VISTI DA VICINO
«Volevamo riprendere l’invisibile e l’impossibile»: un’affermazione letta sul pressbook di uno dei 15 film della rassegna, che calza perfettamente alle intenzioni dei curatori di Visti da Vicino, alla ricerca di film che possiamo chiamare documentari (ma quanto è
riduttivo il termine!) dove un tema, un luogo, un personaggio, un soggetto è “visto da vicino”. Produzioni indipendenti, corti, medi e lungometraggi dove lo sguardo del regista sul “reale” è particolarmente attuale, intenso, innovativo, nel linguaggio e nel contenuto.

Nach Wriezen - Beyond Wriezen - Dopo Wriezen
di Daniel Abma, Germania 2012, 88’
Il film accompagna tre giovani dal giorno in cui vengono rilasciati dalla prigione di Wriezen fino ai tre anni successivi. La nuova vita: trovare un lavoro, un luogo dove vivere, una fidanzata. Già dal primo giorno, l’esperienza si presenta in modo diverso per ciascuno di loro.

Materia oscura - Dark Matter
di Massimo D’Anolfi, Martina Parenti, Italia 2013, 80’
Poligono del Salto di Quirra, in Sardegna. Qui, per oltre cinquant’anni, i governi di tutto il mondo hanno testato “armi nuove”, compromettendo il territorio. Il film si snoda tra le indagini dei tecnici, le immagini dall’archivio cinematografico del poligono e la vita di due allevatori nell’area contaminata.

A l’oeuvre - At Work - All’opera
di Maxime Coton, Francia/Belgio 2012, 45’
È la storia di un uomo che cresce tra immagini, suoni e musica. Un uomo ordinario, eppure singolare, che agisce su questi elementi. È la storia di una casa che vede crescere un uomo: testimone del passare del tempo, degli incontri e dei legami che si creano. È la storia di una mediateca e della relazione privilegiata che intreccia col suo pubblico.

Donauspital SMZ Ost - Danube Hospital - Ospedale Danubio
di Nikolaus Geyrhalter, Austria 2012, 75’
“Ritratto” di uno dei più grandi ospedali d’Europa: la routine e i meccanismi all’interno di un’istituzione altamente complessa; i processi operativi normalmente invisibili ai pazienti e ai visitatori. Uno sguardo su come la società affronta salute e malattia, vita e
morte.

Notre corps est une arme: Prisons - Our Body Is a Weapon: Prisons - Il nostro corpo è un’arma: Prigioni
di Clarisse Hahn, Francia 2012, 12’
Sopravvissute a uno sciopero della fame nelle prigioni turche, represso nel sangue dall’esercito, due giovani curde diventano protagoniste di un film breve e drammaticamente intenso. Prisons è parte della trilogia di Clarisse Hahn Notre corps est une arme, dedicata alle persone che usano il proprio corpo come strumento di resistenza politica e sociale.

Entre le Bras - Step Up to the Plate - Tra i Bras
di Paul Lacoste, Francia 2011, 90’
Nel 2009 Michel Bras, chef francese da tre stelle Michelin, decide di passare il ristorante a suo figlio Sébastien, che ha lavorato con lui per quindici anni. Seguiamo questo passaggio di mano gastronomico ed entriamo fra i legami di una straordinaria famiglia.

Fedele alla linea - Faithful to the Line
di Germano Maccioni, Italia 2012, 74’
Il film è un dialogo intimo con Giovanni Lindo Ferretti, tra le mura di casa. Il musicista ripercorre un’esistenza: dall’Appennino alla Mongolia, attraversando il successo e la malattia. Tornato a casa, oggi lavora a un’opera epica equestre che racconta di uomini,
cavalli e montagne.

Poslednata lineika na Sofia - Sofia’s Last Ambulance - L’ultima ambulanza di Sofia
di Ilian Metev, Germania/Bulgaria/Croazia 2012, 75’
Dopo vent’anni di capitalismo, il sistema sanitario bulgaro è allo sfascio: in una città con più di due milioni di abitanti, il numero delle ambulanze è crollato a tredici. Questo film parla di medici che fanno il lavoro che nessuno vuole più fare, e che a malapena permette di pagare il riscaldamento per l’inverno.

La friche - Wasteland - La zona abbandonata
di Magali Roucaut, Francia 2012, 45’
Al centro di una vecchia zona industriale di Parigi c’è un’area abbandonata, isolata da alte palizzate. All’interno, solo vegetazione selvaggia. Qui e là si indovinano le tracce di una vecchia fabbrica. Attraverso la memoria di chi ha vissuto e lavorato qui, il film
racconta la storia del luogo.

Il limite - Sea Boundary
di Rossella Schillaci, Italia 2012
La vita dei pescatori italiani e tunisini su un peschereccio d’altura nel mare di Sicilia. Dopo pochi giorni a terra, gli uomini lasciano le famiglie e ripartono per un altro mese in mare. Il lavoro è duro e la paga è poca. Oltre l’orizzonte c’è l’Africa, da cui partono i migranti diretti in Europa.

Stebuklų laukas - The Field of Magic - Il campo magico
di Mindaugas Survila, Lituania 2011, 62’
Il film è il risultato di quattro anni di lavoro su un gruppo di persone che vivono nella foresta, vicino a una discarica. Il titolo originale “stebuklų laukas” è il nome di un tradizionale gioco russo che consiste nel cercare oggetti di valore nelle discariche.

König des Comics - King of Comics - Il re dei fumetti
di Rosa von Praunheim, Germania 2012, 78’
Ralf König è diventato uno dei fumettisti tedeschi di maggior successo giocando in maniera arguta con i clichés queer. Rosa von Praunheim ritrae un uomo semplice e modesto, che con le sue capacità di osservatore ha lasciato il segno su più generazioni di lettori di fumetti.

Yemei hazohar - Doll: Why Did You Dance Naked? - Doll: Perché danzavi nuda?
di Zohar Wagner, Israele 2012, 58’
Un giorno, il compagno della regista Zohar Wagner trova una scatola di vecchie videocassette che rivelano il passato da spogliarellista della donna. Nasce una discussione all’interno della coppia che costringe Zohar a una ricerca profondamente emotiva dei ricordi e degli amici di quel periodo frenetico.

Dit is hoe een land ontstond - This Is How a Country Became - Come divenne una nazione
di Hark’oh Wubs, Olanda 2012, 25’
Una volta c’era uno stagno di proprietà della famiglia Beukeveld, sul confine fra Olanda e Germania. Quando lo stagno viene bonificato ed espropriato Gerard Beukeveld si oppone e, con l’aiuto dei suoi entusiasti seguaci, annuncia che lì è nato un nuovo stato sovrano: Eurostaete.

Wiosna, lato, jesień - Spring, Summer, Fall - Primavera, estate, autunno
di Piotr Złotorowicz, Polonia 2012, 15’
Una famiglia amish lascia l’America per andare a vivere in una foresta, in Polonia. Il regista Piotr Złotorowicz ci conduce nella casa della famiglia Martins, per condividerne i momenti di quotidianità nel passaggio delle stagioni.




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PERIOD: from 09/03/2013 to 17/03/2013
CITY: Bergamo
NATION: Italy
VENUE: various venues
ADDRESS: via Torquato Tasso, 4
TELEPHONE: +39 035 363087
FAX: +39 035 341255
EMAIL: info@bergamofilmmeeting.it, press@bergamofilmmeeting.it
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